I tronchi contorti della queñua sembrano esprimere con la loro forma lo sforzo compiuto da questi piccoli alberi per sopravvivere in un ecosistema dove la vita sembra impossibile.
Un albero prezioso, da sempre indispensabile risorsa per i coloni di questa regione andina, che rischia di scomparire.
Sulle pendici del Nevado Sajama e sulle colline circostanti è possibile visitare uno degli ecosistemi naturali più singolari al mondo: è la foresta più alta del pianeta, composta da alberi e arbusti di queñua, una pianta endemica degli alti ecosistemi andini. La queñua, che normalmente prolifera ad un’altitudine che va dai 3.900 ai 4.700 metri, è diffusa non solo in Bolivia ma anche in alcune aree del Perù e del Cile. Nella zona del Sajama se ne trovano esemplari anche a 5.200 metri di altitudine: sono gli alberi “più alti” del mondo.
Una delle ragioni principali che hanno portato all'istituzione del Parco nazionale del Sajama nel 1960, durante la presidenza di Germán Bush, è stata proprio la tutela di questa preziosa risorsa ambientale, dopo che, per secoli, il legno della queñua era stato sfruttato in vari modi: materiale da costruzione, protezione dagli animali selvatici o, semplicemente, per combattere il freddo. Nella medicina tradizionale dei popoli andini la corteccia della queñua veniva utilizzata in infusione per curare malattie respiratorie e renali.
L'uso indiscriminato da parte dell'industria di questa risorsa naturale anche durante il Ventesimo secolo ha portato la queñua a un passo dalla scomparsa; per fortuna le politiche di protezione attuate negli ultimi anni iniziano a dare buoni risultati e nella regione del Sajama le foreste si stanno rinvigorendo.
Oggi il bosco di queñuas del parco nazionale del Sajama è composta da esemplari che non superano i tre metri di altezza, con tronco contorto rossastro e piccole foglie sempreverdi sui rami usati come riparo da piccoli uccelli e roditori. A guardarli da lontano, gli alberi che crescono isolati nel paesaggio innevato sembrano surreali abitanti dai tozzi profili.
Scrivici per visitare i luoghi dove cresce la queñua assieme alle nostre guide locali: contribuirai allo sviluppo sostenibile delle comunità del Sajama e alla conservazione del fragile ecosistema di quest’area.
Info aggiuntive
Il costo di ingresso al parco: per i turisti stranieri Bs 100, per i turisti nazionali Bs 30 e per gli studenti nazionali Bs 10.
Periodi consigliati
- Autunno
- Primavera
- Estate
- Weekend
Dove
Parco nazionale di Sajama, comune di Curahuara de Carangas
Come arrivare
Con i mezzi pubblici
Da La Paz o Oruro prendere la direzione verso Patacamaya; una volta lì, dirigiti lungo la strada principale per Tambo Quemado; Si accede attraverso il primo o il secondo ingresso all'area protetta di Sajama identificata dalla segnaletica.
Con i mezzi pubblici
Puoi raggiungere solo la città di Lagunas, il punto di ingresso più vicino al Parco Nazionale di Sajama al confine con il Cile.
Norme di visita
Per la tua salute e quella della popolazione, ricordati di rispettare tutti i protocolli di biosicurezza e i codici di condotta prima e durante il tuo soggiorno: porta con te mascherina e igienizzante per le mani, un kit di pronto soccorso, con crema solare e farmaci per il mal di montagna.
Durante la tua visita, ricorda di proteggere e rispettare il patrimonio culturale e naturale della regione.
Recomendaciones
Se recomienda el uso de un tipo de ropa abrigada, zapatos cómodos de huella, gorra, sombrero, lentes para el sol y cámara fotográfica
Normas anti covid
Se recomienda llevar kit de bioseguridad, barbijos y desinfectante de manos, además de botiquín de primeros auxilios, con protector solar y medicamentos para el mal de altura.