Un mondo incantato e ingenuo di angeli, santi, contadini e cavalieri: ogni angolo della Cappella Sistina andina travolge il visitatore con le sue sensazionali decorazioni.
Le decorazioni parietali che animano questo luogo sacro sono un'immagine perfetta della devozione cristiana coloniale e rappresentano la fusione meticcia del mondo preispanico con la cultura imposta dai conquistatori.
La chiesa di Curahuara de Carangas, dedicata all'apostolo Santiago, è una delle costruzioni più importanti realizzate durante il periodo vicereale, tra il XVI e il XIX secolo. Dichiarata monumento nazionale nel 1960 è oggi una delle attrazioni più famose e visitate del territorio boliviano. Tale è lo stupore dei visitatori di fronte alle imponenti decorazioni che impreziosiscono l’interno che la chiesa, nel tempo, si è guadagnata il nome di Cappella Sistina andina.
Furono i padri agostiniani, appena giunti nella zona con l'intento di evangelizzare la popolazione locale, a volerne l’edificazione nell’ultimo quarto del Sedicesimo secolo. Un’iscrizione sulla chiesa cita con precisione una data e i responsabili del progetto: è il 1608, quando Juan Ortiz Villasol era sacerdote e i capi locali erano Baltasar Cachagas e Gonzalo Larama. La data nell’iscrizione indica con ogni probabilità il completamento dell'opera architettonica.
L'esterno della chiesa, dalle forme semplici, è realizzato in pietra e terra cruda. Completamente imbiancata, presenta grezzi contrafforti che sostengono un tetto a capanna di paglia e un imponente campanile alto 18 metri.
All'interno, è impossibile non lasciarsi cogliere dalla meraviglia e dallo stupore. La navata unica è ricoperta fino al soffitto da dipinti raffiguranti storie sacre e figure dai colori vivaci, incorniciate in finte architetture e motivi geometrici e floreali. Di certo questo ciclo pittorico è stato realizzato nei primi decenni del Seicento, anche se buona parte dei dipinti sono il risultato di rifacimenti posteriori (ultimi decenni del Settecento). La decorazione del soffitto con i suoi cassettoni dipinti sembra simulare dei cassettoni lignei. Ai lati due santi a cavallo, San Martin de Tours e Santiago, ci guardano dall’alto, vestiti alla maniera spagnola del Sedicesimo secolo: uno da nobile cavaliere, l'altro da conquistatore.
Nel presbiterio, la volta dipinta raffigura i dodici apostoli circondati da un cielo stellato con angeli, mentre sulle pareti laterali si svolgono scene bibliche e religiose. Sicuramente l’immagine più impressionante è quella del maestoso Giudizio Universale che decora la parete dal lato del vangelo, con terribili scene di punizione infernale per i dannati e gloria celeste per gli eletti. Tra elementi floreali, bordature, frutti e colori le scene si susseguono senza soluzione di continuità, anche negli ambienti della sagrestia e del battistero.
Se il visitatore di oggi rimane stupito, si può solo immaginare l'impressione che questi dipinti provocavano a chi entrava in chiesa nei secoli scorsi: i fedeli abituati all'asprezza dell'altopiano, dovevano avere la sensazione di trovarsi in un paradiso.
La chiesa di Curahuara de Carangas è una delle attrazioni culturali più importanti della regione ed è una tappa imperdibile del tuo viaggio: contattaci per farti guidare alla scoperta della Cappella Sistina delle Ande.
Info aggiuntive
Si consiglia l'uso di capi di abbigliamento caldi e antivento, scarpe comode e di portare con sé sacco a pelo, cappello e occhiali da sole.
Periodi consigliati
- Autunno
- Primavera
- Estate
- Weekend
Dove
Comunità Curahuara de Carangas, comune di Curahuara de Carangas
Come arrivare
Con i mezzi pubblici
Con minibus da La Paz a Patacamaya; da lì prendere un microbus per Curahuara de Carangas.
Con mezzi privati
Da La Paz o Oruro prendere la direzione verso Patacamaya; una volta lì, scendere la strada principale per Tambo Quemado; prendere la deviazione per Curahuara de Carangas.
Norme di visita
Per la tua salute e quella della popolazione, ricordati di rispettare tutti i protocolli di biosicurezza e i codici di condotta prima e durante il tuo soggiorno: porta con te mascherina e igienizzante per le mani, un kit di pronto soccorso, con crema solare e farmaci per il mal di montagna.
Durante la tua visita, ricorda di proteggere e rispettare il patrimonio culturale e naturale della regione.