I branchi di vigogne che percorrono libere i paesaggi andini sono una delle cartoline più belle del Parco nazionale del Sajama e uno dei simboli del recupero della fauna andina.
La straordinaria qualità della sua lana, materia prima ambita dai mercati tessili di tutto il mondo, ha portato la vigogna a un passo dall’estinzione.
Gli elevati e deserti prati della catena andina sono l’habitat naturale delle vigogne: piccoli agili camelidi che raggiungono una velocità di ben 70 km all'ora. Come altri animali della regione, anche le vigogne hanno dimostrato un'enorme capacità di adattamento alle condizioni fisiche estreme del territorio andino. La loro pelliccia, bruna sul dorso e bianca nella zona centrale del torace e delle zampe, è molto densa e permette loro di stare al caldo sotto la pioggia, la neve e il freddo: la fibra che se ne ottiene è una delle più ricercate al mondo.
E così, l’eccellente qualità del manto delle vigogne si è rivelata presto la loro condanna. Per molti anni, questi eleganti animali sono stati abbattuti senza alcun criterio e il bracconaggio li ha portati vicino all’estinzione. Solo la recente istituzione di politiche di protezione ambientale ha permesso un aumento del numero di esemplari in tutto l'arco andino. La vigogna è diventata così uno dei simboli del recupero della fauna andina e la prova di ciò è ben visibile nel Parco nazionale del Sajama. Nell'intero territorio di Curahuara de Carangas, fino a pochi anni fa, si contavano circa 300 esemplari, mentre oggi più di 3000 vigogne pascolano sulle pendici del Sajama.
Negli ultimi anni, visto il successo delle misure che hanno portato al recupero della specie, gli abitanti del luogo hanno il diritto di sfruttare ancora una volta la strepitosa lana delle vigogne. Pur trattandosi di animali selvatici che vivono liberamente nel territorio del parco, è possibile catturarli temporaneamente per la tosatura, rispettandone la vita. Bisogna tener conto che rispetto ad altri camelidi o pecore, la vigogna produce un volume di fibra molto inferiore in un anno, il che spiega, insieme al minor numero di esemplari, i prezzi esagerati per questa materia prima.
Scrivici per vivere un’esperienza unica nel territorio del parco nazionale del Sajama a contatto con la fauna andina: ti accompagneremo per qualche ora alla scoperta delle eleganti vigogne che, grazie alle nuove politiche di tutela del territorio, sono tornate ad essere le vere protagoniste del paesaggio.
Info aggiuntive
Durante la visita si consiglia di indossare indumenti caldi adatti a condizioni climatiche ventose, scarpe comode e di portare con sé sacco a pelo, guanti, sciarpa, berretto, giacca, occhiali da sole e macchina fotografica.
Dove
Parco Nazionale Sajama, comune di Curahuara de Carangas, dipartimento di Oruro.
Come arrivare
Con i mezzi pubblici
Con minibus da La Paz a Patacamaya; da lì prendi un microbus per il Sajama National Park. Puoi raggiungere solo la città di Lagunas, il punto di ingresso più vicino al parco.
Con mezzi privati
Da La Paz prendere l'autostrada 1 La Paz-Oruro per Patacamaya; una volta lì, prendere l'autostrada 4 Patacamaya-Tambo Quemado fino alla deviazione per il parco; Si accede attraverso il primo o il secondo ingresso all'area protetta di Sajama identificata dalla segnaletica.
Norme di visita
Per la tua salute e quella della popolazione, ricordati di rispettare tutti i protocolli di biosicurezza e i codici di condotta prima e durante il tuo soggiorno: porta con te mascherina e igienizzante per le mani, un kit di pronto soccorso, con crema solare e farmaci per il mal di montagna.
Durante la tua visita, ricorda di proteggere e rispettare il patrimonio culturale e naturale della regione.